Omicidio-Stradale

Reato di omicidio stradale: cosa prevede

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Elio, 15 anni, morto a Monza dopo essere stato investito mentre andava a giocare a calcio da un uomo alla guida di un suv fuggito, poi riapparso e già libero; sua madre, in coma, altre tre persone ferite. Luca, 20 anni, ritrovato in un fosso in Veneto dopo essere stato speronato e ucciso a bordo del suo scooter. Era dicembre quando, in un videomessaggio alla famiglia di un altro ragazzo ucciso a Firenze da un’auto pirata, il premierMatteo Renzi promise che “il tempo dell’impunità è finito” e che entro il 2015 l‘omicidio stradale e l’ergastolo della patente sarebbero diventati legge.

Oggi il Senato ha approvato con 163 sì il reato di omicidio stradale, 65 gli astenuti e 2 i no. Il testo ora passa alla Camera.

I numeri

Le chiamano “vittime della strada”, in realtà sono le vittime dei delinquenti della strada: di chi corre troppo, di chi si mette alla guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe, di chi si distrae per rispondere al cellulare e dopo aver messo sotto qualcuno in tanti casi scappa. Elio e Luca, gli ultimi due nomi di una lunga lista di 3mila morti all’anno, donne, uomini, bambini che non ci sono più. Oltre180mila gli incidenti stradali con lesioni a persone, 3mila i morti, quasi 260mila i feriti. Solo nei primi due mesi di quest’anno gli episodi di pirateria sono stati – secondo i dati forniti dall’osservatorio Asaps – 160 con 18 i morti. Nel 20% dei casi, inoltre, l’investitore è risultato sotto l’effetto di alcol e droga. Nel 2013 55 le vittime tra bambini dai 0 e 14 anni, ben 63 nel 2014.

La denuncia delle associazioni

Da anni le numerose associazioni che in Italia si battono contro questa piaga, chiedono che sia istituito il reato di omicidio stradale, ma anche modifiche al codice della strada, più controlli e prevenzione. Manifestazioni sono in programma oggi davanti alle prefetture di 24 città proprio per ribadire la necessità di tali misure ma anche per protestare contro la sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato la condanna a 21 anni di un uomo che nel 2011 uccise quattro ragazzi francesi dopo aver guidato contromano sull’autostrada A26 in stato di ebbrezza per 30 km.

Cosa prevede la legge attuale

Secondo l’articolo 589 del codice penale, quello sull’omicidio colposo, chiunque causi la morte di qualcuno violando le norme del codice della strada è punito con la reclusione da 2 a 7 anni. Da 3 a 7 anni se il soggetto è ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope. Se le vittime sono più di una, la pena potrà essere aumentata del triplo ma senza superare i 15 anni. La necessità di istituire un reato specifico di omicidio stradale nasce proprio dal fatto che quando le forze di polizia identificano l’autore, sottoporlo a controllo alcolemico o narcotest non ha più molto senso essendo trascorse già ore o giorni dall’evento.

Le novità del ddl

La novità principale contenuta nel ddl all’esame del Senato è proprio l’introduzione dei due nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti e causa la morte di qualcuno la pena della reclusione va da 5 a 12 anni. Se l’investitore si dimostra lucido e sobrio, ma la sua velocità di guida è il doppio del consentito, la pena va da 4 a 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena può essere triplicata ma non superiore a 18 anni. E’ invece punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio o non lucido, procura lesioni permanenti. Nel caso di lesioni gravissime la pena aumenta da un terzo alla metà. Per quanto riguarda invece la revoca definitiva della patente, il cosiddetto “ergastolo della patente” invocato dal premier, il relatore del ddl Giuseppe Cucca ha spiegato che è meglio accantonare l’ipotesi per evitare un corto circuito visto che sul Codice della strada c’è al lavoro un’altra commissione del Senato. Inoltre, in caso di revoca, ci sarebbe comunque la scappatoia di ripetere l’esame di guida.

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